L’allenamento al freddo di Vinovo. Il pranzo con il presidente Andrea Agnelli. Il bis in campo. La solita determinazione. Il 2015 della Juventus inizia di fretta, con la giusta verve perché dietro l’angolo, la sera dell’Epifania, c’è l’Inter di Roberto Mancini, nemica carissima. Appuntamento da non fallire, per la classifica, per dimenticare la Supercoppa persa a Doha con il Napoli, per i tifosi che sentono il derby d’Italia come nessun altro match di campionato.
Orgoglio bianconero
E Leonardo Bonucci, che è pure un ex, incarna il ruolo del perfetto bianconero, dna a strisce e cuore sovraesposto. «Da bambino tifavo Juve - dice a Filo Diretto su Jtv - e quindi per me è un orgoglio ora essere un giocatore della Vecchia Signora, la squadra più odiata perché più vincente. Ho il massimo rispetto per i nostri tifosi». Quindi, massima attenzione anche per la partita in agenda martedì sera.
Sempre in vetta
I tricampioni hanno chiuso un anno solare, il 2014, sempre in testa al campionato. Figuriamoci se il tormentone “vincere non è importante è l’unica cosa che conta” si fa da parte proprio adesso. La parola d’ordine, a Vinovo, è sempre quella: provare a conquistare tutti i trofei a disposizione, Coppa Italia compresa. «Io sto bene, i primi giorni di lavoro sono stati intensi - le parole di Bonucci al canale ufficiale bianconero -, dobbiamo ricaricare le batterie per un finale di stagione che ci vedrà protagonisti. Vogliamo mantenere e se possibile aumentare il distacco con la Roma». Il tema è il solito, la rivalità con i giallorossi per lo scudetto, una lotta che probabilmente durerà fino alla fine, visti i valori delle due contendenti. Quindi, non bisogna perdere terreno. Anzi, bisogna allungare sui rivali diretti impegnati a Udine.
Trappola nerazzura
Contro Maurito Icardi e compagni, quindi, la difesa Juve dovrà dare il meglio di sé. Con Buffon in porta, Bonucci e Chiellini in mezzo, Lichtsteiner a destra, Evra a sinistra, Ogbonna e Padoin prime opzioni, Caceres e Marrone di nuovo aggregati al gruppo. In attesa di novità dal mercato, tocca agli uomini record. «La sfida con l’Inter? Ci arriviamo carichi, vogliamo ripartire forte dopo la sconfitta in Supercoppa - ribadisce Bonniebauer -. E’ il derby d’Italia e vogliamo affrontarlo al meglio. E’ la gara più sentita dalla nostra gente e da noi; intendiamo continuare la striscia positiva». Con ritorno sulla caduta di Doha. «Vi spiego il ko con il Napoli: non abbiamo giocato da Juve durante tutta la partita. E’ una sconfitta che brucia, una squadra matura come la Juve deve essere più cattiva. L’11 gennaio andremo al San Paolo con una grande voglia di rifarci». Guanto di sfida lanciato.
Missione Champions
E c’è già l’Europa nei pensieri. «Siamo migliorati in quanto a concentrazione nelle gare di Champions League. Con il Borussia Dortmund passeremo il turno, ma non sarà una partita scontata. Quella tedesca è una grande squadra, noi però siamo migliorati molto nella competizione europea. Disputeremo due grandi incontri e sono sicuro che andremo avanti. Poi ci vorrà fortuna». Insomma, senza paura, contro chiunque.
Zampata di Leo
Non manca l’amarcord Bonucci. «Il gol più bello? Quello che dovrà arrivare (ride, ndr), ma forse come importanza è quello contro la Roma all’ultimo istante. In campionato, a parte noi e la Roma, la situazione è di grande equilibrio. Questo vuol dire che non possiamo mai abbassare la guardia, ogni match deve essere portato a termine con la massima concentrazione. La sfida simbolo del 2014 è quella con la squadra di Garcia, all’Olimpico: è stata molto significativa, volevamo battere il record di punti e scrivere una nuova pagina di storia bianconera. Poi un’altra gara importante è stata quella con l’Olympiacos che ci ha dato la qualificazione in
Champions. Infine, la vittoria con la Roma a ottobre». Con la zampata del Leo(ne) Juve.
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