Sneijder, la Juve offre 2 mln al Galatasaray: Il club turco è in crisi, ma non lo libera gratis.

Ordunque, la Juve vira con sempre maggior decisione su Sneijder: è questa la strategia, chiaramente condizionata dagli sviluppi di mercato, tanto più dopo che l’Inter ha inserito la quinta marcia all’inseguimento di Shaqiri. Lo svizzero del Bayern poteva interessare ai bianconeri in prestito oneroso (2 milioni) con diritto di riscatto facoltativo (a quota 13): a queste condizioni i dirigenti juventini l’avevano trattato in queste settimane. Ma i dirigenti tedeschi sono disposti a cederlo soltanto a titolo definitivo, o quantomeno in prestito con riscatto obbligatorio. L’inserimento dell’Inter ha poi definitivamente sparigliato le carte: i nerazzurri
hanno effettuato il sorpasso l’altro ieri, nel momento in cui si sono dichiarati pronti a ingaggiare lo svizzero in prestito oneroso con riscatto obbligatorio in estate alle medesime cifre della Juventus (ma con pagamenti dilazionati su scala triennale).

Quelle parole di Allegri
Il Bayern comincia a fiutare la preda, anche perché il Liverpool ha intanto messo sul piatto 14 milioni cash: ma non ha l’accordo col giocatore. L’asta è potenzialmente dietro l’angolo: e la Juve, per Shaqiri, non ha alcuna intenzione di dissanguarsi. Questo è l’esito, in estrema sintesi, del doppio summit di venerdì tra gli agenti del jolly svizzero, l’Inter (in azione il ds Ausilio e Mancini, al mattino) e la Juventus (con all’opera il ds Paratici, a Milano). Così è del tutto naturale che Sneijder insorga nelle prospettive bianconere. In assenza di nuovi colpi di scena sullo svizzero, l’olandese assurge quale obiettivo primario. Senza affanni, senza urgenze, spiega la dirigenza della Juve, facendosi forte del primo posto in classifica in Italia e del raggiungimento degli ottavi in Champions. Ma resta il fatto che è stato lo stesso allenatore a invocare l’acquisto di un trequartista di primo piano: perché «non guasterebbe al nostro gioco» e favorirebbe «un salto di qualità». I vertici bianconeri hanno parlato con Sneijder e con i suoi rappresentanti, ricavando la sua disponibilità a trasferirsi. E pure a ragionare con una qual certa elasticità sugli emolumenti. A Istanbul l’ex nerazzurro guadagna 5,5 milioni netti a stagione, ma lamenta il mancato pagamento degli ultimi emolumenti (3 o 4 mensilità ). In più sta toccando con mano la riduzione delle ambizioni del Galatasaray, con il decollo della crisi finanziaria. Di qui la voglia di levar le tende. Marotta ha offerto a Sneijder un contratto fino al 2016 (come quello in essere in Turchia) a 4,5 milioni netti complessivi, più premi. Il club di Istanbul paga a singhiozzo, ma - scadenze e norme alla mano - sta cercando di evitare che si crei una situazione tale da consentire a Sneijder o ad altri di chiedere la rescissione consensuale. Piuttosto, saranno importanti le pressioni che l’olandese e i suoi agenti potranno esercitare sul Galatasaray, per favorire un accordo tra i club a cifre non troppo alte.


Domani nuove trattative
Un intermediario ha svelato ai vertici della società turca l’interesse della Juventus e i ragionamenti in corso a Torino. Il Galatasaray chiude a una cessione in prestito, evoca la clausola rescissoria da 20 milioni (che però non ha un valore realistico , visto lo scenario) e, pur in modo ambiguo, manifesta una disponibilità a trattare a ben altre cifre (tra 6 e 8 milioni, con rinuncia da parte di Sneijder agli stipendi non pagati). La Juve è disposta a versare un indennizzo al Galatasaray, non molto di più: punta sulla voglia di Sneijder di andar via, sulle sue pressioni e sull’interesse che possono avere i turchi a privarsi di un ingaggio tanto pesante. Ma che si tratti di una trattativa molto laboriosa e complessa è certo. Il club bianconero ha anche fatto trapelare quanto è disposto a mettere sul
piatto, per far decollare le trattative con il Galatasaray: 2 milioni. Le parti si risentiranno dopo il derby odierno tra Galatasaray e Besiktas.

Tuttosport

Related Posts:

Loading...
Comments
0 Comments