La rivoluzione bianconera ispirata da Massimiliano Allegri ha convinto la società ad accontentarlo. Sono lontani i tempi in cui il 4-3-1-2 era una soluzione sperimentale (la gara con l’Olympiakos allo Stadium). La Juventus riparte da un modulo che le ha garantito bel gioco e risultati, con l’unico inciampo della Supercoppa. Per essere competitivi in Europa, la difesa a quattro è una valida base di partenza ed è così che Marotta e Paratici sono determinati ad assicurarsi un trequartista di livello assoluto.
Vidal e Pereyra hanno dimostrato di sapersi adattare in quella posizione, ma un giocatore di ruolo sarebbe la ciliegina sulla torta. L’oggetto del desiderio è una vecchia (e vincente) conoscenza del nostro campionato: Wesley Sneijder. L’olandese è ai ferri corti con il Galatasaray che non naviga in buone acque dal punto di vista economico (ci sarebbero anche degli stipendi arretrati). A complicare la trattativa è la valutazione del giocatore e soprattutto l’ingaggio: il club turco ha legato a sé il fantasista fino a giugno 2016 con un ingaggio di sei milioni di euro e una valutazione del cartellino di 18 milioni.
A queste cifre Marotta scarterebbe subito l’idea, ma l’ostacolo del costo del cartellino verrebbe scavalcato dalla formula dell’affare: un prestito oneroso. A livello di stipendio l’olandese dovrebbe fare un sacrificio, ma la voglia di tornare alla ribalta è tanta. La controindicazione è l’impossibilità di impiegarlo in Champions League (perché in questa stagione ci ha giocato), ma questo aspetto non frena la Vecchia Signora che, infatti, sta sondando anche Shaqiri. Non è semplice trovare a gennaio pedine di altissimo profilo da utilizzare nell’Europa che conta. E poi l’idea di fare un piccolo sgarbo all’Inter, visti i trascorsi di uno degli uomini cardine del Triplete, ingolosisce parecchio.
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