Un sacrificio da una parte e uno dall’altra, il tutto per convincere il Porto ad accendere immediatamente il semaforo verde. La Juve valuta un piccolo rilancio (da 500 mila a 700 mila euro) per avere il giocatore in prestito, subito. E Rolando, pur di agevolare la trattativa, sembra disposto a fare un passo indietro con il suo club: si tratterebbe di una rinuncia contrattuale. Il potente Pinto da Costa, presidente dei portoghesi, ha aperto alla possibilità di cedere il centrale a titolo temporaneo (e senza obblighi di riscatto) solo in caso di prolungamento dell’attuale contratto di almeno una stagione. Già, dal 2016 al 2017. Un modo per cautelarsi in caso di mancato matrimonio estivo con i bianconeri ed evitare così il rischio di ritrovarsi a giugno con un giocatore a 12 mesi dallo svincolo. Sembra una concessione da poco, ma in realtà non è così, visto che Rolando è fuori rosa col Porto dall’estate (0 presenze stagionali, anche per questo la Juve potrebbe impiegarlo in Champions) ed è ai ferri corti con la dirigenza. Allungare l’attuale accordo sarebbe una sorta di investimento sul futuro, nella speranza-consapevolezza di convincere Marotta e Paratici a confermarlo per gli anni successivi.
Il riscatto L’altra parte importante della partita Juve-Rolando-Porto si gioca proprio sul riscatto. I bianconeri, sulle tracce del giocatore da novembre, vogliono chiudere l’affare nel giro di pochi giorni e sperano di riuscirci prima della ripresa del campionato con l’Inter (6 gennaio). Allo stesso tempo, però, Marotta e Paratici non vogliono sbilanciarsi per l’estate con “obblighi” di acquisto. Pinto da Costa, dopo l’iniziale resistenza, si è detto disposto ad accontentare i bianconeri, ma per concedere un semplice “diritto di riscatto” esige il rinnovo del ragazzo e un maggiore compenso economico. Tradotto: più dei 500 mila euro finora messi sul piatto dai campioni d’Italia.
Rilancio
Dopo il summit londinese di ieri con Massimiliano Allegri, in giornata Marotta e Paratici potrebbero inviare una nuova mail al Porto per accelerare la pratica Rolando. Stessa formula di qualche giorno fa (prestito con diritto di riscatto), ma cifre leggermente superiori. Stando a fonti portoghesi, la fumata bianca potrebbe arrivare a breve e su queste basi: 700 mila euro subito e 4,5/5 milioni a giugno in caso di acquisto a titolo definitivo. La Juve pagherebbe un prestito oneroso leggermente più alto (circa 200 mila euro in più) e il Porto, pur incassando meno del milione preventivato, grazie al prolungamento del giocatore arriverebbe a fine stagione con meno rischi.
Tempismo Il contatto decisivo potrebbe concretizzarsi in giornata e a quel punto sarebbe soltanto una questione di dettagli burocratici da limare. Trattandosi del Porto non vanno però esclusi colpi di scena o bracci di ferro prolungati, anche per questo la Juventus non ha abbandonato le piste alternative: da Chiriches del Tottenham (per il quale c’è stata una chiacchierata ieri con Franco Baldini) a Savic (Fiorentina), senza dimenticare Dragovic (Dinamo Kiev). Dal quartier generale juventino comunque filtra un cauto ottimismo. Allegri vorrebbe Rolando come regalo di Capodanno, in modo da rimetterlo in pista dopo l’inattività nel giro di un paio di settimane. Pensiero condiviso dall’ex giocatore di Inter e Napoli: dopo i “no, grazie” a Zenit e Besiktas, spera di cominciare il 2015 con la maglia della Juve.
Tuttosport
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