stata una sorta di bestia nera, negli anni tedeschi. In generale solo un successo su cinque incroci, due pareggi e due sconfitte (dati Opta). Sarà anche per questo che il difensore - ieri protagonista al “Premio Ussi 2014 Piemonte” in rappresentanza della Juventus, eletta squadra del 2014 -, non crede più di tanto alla crisi della truppa di Jurgen Klopp, terz’ultima in campionato. «E’ stato un sorteggio tosto - commenta - perché ci mette contro una squadra protagonista in Champions negli ultimi anni e che di recente ha anche disputato una finale. Sicuramente sono un gruppo di giocatori importanti, guidati da un bravo allenatore: affrontarli ci dirà a che livello siamo in Europa».
Immobile nel mirino Per Barzagli l’incrocio di Champions col Borussia Dortmund sarà uno stimolo ulteriore sulla via del recupero. E’ fuori dall’estate, da quando si è operato al calcagno per risolvere la tendinopatia, e non vede l’ora di tornare protagonista. Dopo un primo tentativo di recupero (il 13 settembre era in panchina contro l’Udinese) e la doccia gelata della ricaduta, dalle parti di Vinovo nessuno si sbilancia sulla data di rientro dell’ex Wolfsburg. Massimiliano Allegri, ottimista per natura, spera di aggregarlo al resto dei compagni a fine gennaio/inizio febbraio, quindi in tempo per un discreto rodaggio in vista del doppio ottavo di Champions contro i tedeschi (andata 24 febbraio e ritorno 18 marzo). Barzagli, bruciato dagli ultimi mesi, non ha ancora segnato una giornata precisa nel calendario, ma è stampata nei suoi occhi la voglia di sfidare il Borussia Dortmund e marcare Ciro Immobile: «Le cose vanno sempre meglio - assicura il toscano - e spero di rientrare in campo presto, però non posso ancora dire con precisione quando accadrà. Anche perché l’ultima volta sono tornato e poi mi sono fatto male di nuovo». Dopo tre stagioni da protagonista, con tre scudetti e ben 135 presenze, Barzagli in questa stagione non è andato oltre la panchina con l’Udinese. Un periodo terribile
per uno allergico al turnover e abituato a fermarsi solo a causa delle squalifiche: «E infatti, anche se non sembra, questa situazione mi innervosisce. Sono stufo di guardare i miei compagni, è dura assistere alle partite dalla televisione. Spero di tornare protagonista, in campo».
«Rinforzo di gennaio» La lunga assenza del centrale campione del mondo, unita agli infortuni di Caceres e Marrone, ha obbligato i dirigenti della Juventus ad attivare diversi canali di mercato, da Rolando del Porto fino a Savic della Fiorentina: «Ma mi auguro di essere io il vero acquisto di gennaio», sottolinea l’azzurro. Se lo augura anche Allegri, convinto che con Barzagli gli ingranaggi della nuova difesa miglioreranno ancora.
Sempre primi Il 33enne ex Wolfsburg ha lasciato la Juve in versione 3-5-2 e la ritroverà con il nuovo vestito tattico, il 4-3-1-2. Identico, invece, è rimasto il ruolo da protagonista dei campioni d’Italia: «Conquistare il campionato passato con il record dei 102 punti è stato un traguardo incredibile e il merito va ai giocatori, all’allenatore, allo staff e alla società che ha costruito un gruppo capace di vincere ancor prima dell’ultima giornata di campionato». Più che di ricordi, nonostante il durissimo inizio di stagione, Barzagli è proiettato sul futuro: «La Roma si è portata a meno uno? Gli ultimi tre pareggi contro Fiorentina, Atletico Madrid e Sampdoria non sono preoccupanti. Abbiamo affrontato squadre importanti, in forma. Quello che conta è che siamo sempre primi. Il campionato è ancora lungo,
dobbiamo stare concentrati, come sempre».
Tuttosport